Il filo rosso

Il progetto nasce ispirandosi alla leggenda del filo rosso, in quanto in qualsiasi tipo di rapporto, le MANI sono il primo approccio che abbiamo con le altre persone.

Ognuno dei 4 componenti, ha scelto e identificato un percorso personale che potesse raccontare una personale visione della leggenda a cui si è ispirato il progetto. Abbiamo scelto dei denominatori comuni da rispettare, per fare in modo che il progetto finale avesse un impatto visivo unico.

  • 3 foto a persona
  • Mani presenti nelle foto
  • Formato immagine quadrata
  • Bianco e nero con selettivo rosso
  • Un elemento rosso a ricordare il titolo del progetto e della leggenda

Nel progetto, abbiamo comunque evidenziato un percorso individuale, ma allo stesso tempo un LEGAME con tutti i componenti del gruppo. La maggior parte delle foto infatti, sono state realizzate con il supporto di ognuno di noi, per poi concludere il progetto con le due foto centrali, totalmente pensate e creta e 8 mani! Cogliendo l’occasione di una colazione o di un aperitivo, abbiamo pensato, progettato, discusso e  disegnato, ogni singolo scatto prima di essere realizzato.


FEDE | Deborah Riviello

La mia vuole essere una sorta di storia, di racconto dell’avvicinarsi alla religione. Ho raffigurato in 3 step, il racconto di una vita dedicata alla fede, e al legame che una persona sente con il proprio Dio.

Ho indentificato in un rosario rosso, Il “filo conduttore”, e questo lo troverete in tutte e 3 le foto.

La prima foto, è la mano di un ragazzino, e ci racconta la scoperta del suo legame alla sua religione. Il primo approccio con la religione attraverso la lettura della Bibbia.

Proseguendo il percorso di vita, nella seconda foto ritroviamo un giovane ragazzo, mentre prega e mantiene un legame sempre più forte con il suo Dio. Anche in questo caso, ritroviamo le mani giunte in preghiera e il rosario rosso.

La terza foto, quella conclusiva della storia, ci ricorda proprio l’atto finale della vita. Il Turibolo, tenuto in mani più anziane nell’atto di incensare la fine di una vita terrena.

Quindi la mia potrebbe raccontare la storia di un prete, e del legame con Dio e la Religione.

Dietro le quinte del progetto:

IL DONO | Luca Rivi

Ho individuato il  DONO e il FILO ROSSO che lega le persone nella «trasfusione di sangue»  un dono che una persona fa ad un’altra in modo del tutto autentico e sincero, il donatore non conosce chi riceverà il proprio sangue e il ricevente non sa chi è il donatore un MISTERO legato da un filo rosso che lega le due persone c’è chi fa da tramite/legante a questo mistero ovvero chi preleva, conserva e trasfonde il sangue; l’infermiere.

Lo studio del progetto, comincia attraverso delle parole, per poi proseguire allo studio della composizione e delle luci:LUCE – VITA
LUCE – DURA

– La VITA è luce
– Direzione della LUCE e direzione della VITA
– La DONAZIONE è VITA
– LUCE DURA come la vita di chi ha bisogno, di chi riceve o il sacrificio di chi DONA

VIOLENZA | Corrado Barbieri

Legame affettivo SBAGLIATO

Il progetto racconta la storia di una donna, in un rapporto d’amore sbagliato.

Attraverso le 3 foto, si vuole raffigurare un percorso che spesso, e sfortunatamente, ci stiamo quasi abituando ad ascoltare al telegiornale nei racconti di cronaca. La violenza domestica, e il legame sbagliato al proprio “carnefice”.

Nella prima immagine, la donna ha il filo rosso legato al mignolo, ma non sappiamo dove porta questo legame. Nella seconda abbiamo la raffigurazione della violenza domestica, dove si può intravedere che questo filo non lega le due persone. Vittima e carnefice, non sono legati da nessun filo. Un incontro sbagliato.

Nell’ultima foto invece abbiamo una rinascita, una nuova strada da percorrere, una nuova vita lontana dalla violenza del nostro passato. Il filo si allontana lungo la via, e il percorso continua nella ricerca dell’anima gemella.

DESTINO | Francesco Spina

La mia idea di basa sull’unione che si ha tra due persone che nascono connessi l’un l’altra.

La differenza di contrasto tra la prima e l’ultima foto

Indica che non è forzatamente necessario essere uguali per trovarsi bene l’un l’altra, ma spesso è la differenza tra i due che colma i propri vuoti a vicenda.

Così si arriva alla foto centrale, neutra, simboleggia per me il raggiungimento di una fase di equilibrio.

Nella foto centrale verrà fisicamente posizionato un filo, il quale potrà essere afferrato con mano, in modo da poter sentire proprio il concetto stesso del legame.

Le foto centrali del nostro progetto, sono state studiate, scattate e post prodotte con la collaborazione di tutti i componenti del progetto! Ognuno di noi ha avuto un ruolo fondamentale per la riuscita di queste foto. Abbiamo raccontato con le due immagini, esattamente il significato della leggenda, soffermandoci sul punto della differenza sociale. Due mondi e ceti sociali totalmente opposti, un legame probabilmente impossibile da far nascere, ma d’altronde, chi può realmente sapere dove si trova la nostra anima gemella?