Istantanee in movimento

Articolo a cura di Alessandro Russo


Quando di parla di Polaroid, di fotografia ed esperimenti a me viene subito in mente Maurizio Galimberti. E’ più un artigiano delle polaroid che un artista, nel senso più alto e rispettoso possibile. Una persona che si è avvicinato alla carta chimica istantanea quasi per caso, ma che ha trovato in essa il sollievo di chi poteva fare fotografia senza entrare in camera oscura, dati i problemi che ha con gli spazi angusti e bui, eredità di un’infanzia burrascosa.

Senza alcun dubbio le sue opere sono audaci. 

Un frammento dopo l’altro costruisce ritratti di celebri personaggi dello spettacolo, dello show-biz e più in generale simboli della cultura di massa e non solo. Talvolta anche luoghi o oggetti, ma sempre con una cura decostruttivista che lascia senza fiato.

Qui sotto un breve video realizzato in occasione di una sua mostra del 2018 presso la fondazione dei Monti uniti di Foggia:

Attraverso l’utilizzo di molte tecniche, molti supporti e tanto lavoro manuale, ha definito uno stile personale che gli ha permesso di interpretare ciò che osserva in chiave quasi surreale: tutto è frammentato, tutto è uno spicchio di un grande elemento più complesso. Eppure, a suo modo, cerca di incorniciare all’interno del frame di una Polaroid una briciola di realtà. Una alla volta. Fino alla costituzione di un nuovo tutto.

Il linguaggio fotografico è completamente fuso con l’illustrazione e l’arte astratta.

Un mosaico dai tasselli caotici che avvolgono il soggetto e creano nell’osservatore un vorticoso senso di curiosità, una scalata verso la ricerca dei dettagli affinché un occhio o una ciocca di capelli si materializzino per quello che sono: particolari senza i quali l’opera risulterebbe incompiuta.

Ogni frammento è indispensabile, ogni elemento racconta una porzione di storia da un preciso punto di vista. I soggetti rimangono ben saldi, immobili, mentre il fotografo gli gira attorno.

Non c’è sala posa e non c’è scena fissa, tutto si muove così come le fotografie che stese su di un pannello continuano a girare.

Segnaliamo in ultimo un bellissimo documentario sul suo lavoro, prodotto da Giart e aquistabile su amazon, di seguito il trailer: